Rispetto all’Italia settentrionale, sono poche le congregazioni insegnanti nate nel Meridione. In Calabria ne conosciamo solo due: Le Suore Minime di Elena Aiello e le Immacolatine di Reggio Calabria. Ecco alcuni cenni storici sulla vita della fondatrice delle Figlie di Maria Immacolata:
Brigida nacque a Catona (RC) il 19 novembre 1865. Sin da piccola dimostrò un grande amore per Gesù.
Conseguita la licenza delle scuole normali, si dedicò, con amore e zelo, alla gioventù. Aiutata dalla sorella, nella casa paterna cominciò ad insegnare a leggere e scrivere ai fanciulli disagiati e poveri del vicinato.
Chiara ed inequivocabile fu la vocazione di Brigida: santificazione personale con il lavoro, non disgiunto dal raccoglimento e servizio al prossimo, sovvenendo ai bisogni morali e materiali della gioventù più povera. Alimentò in cuor suo questa brama sino a quando la Madonna stessa, in un sogno-visione, non la spronò ad uscire dalla casa paterna: il 6 novembre 1898 con altre otto Figlie di Maria, della cui Pia Unione era stata presidente, Maria Brigida Postorino diede vita all’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata.
Il terremoto del 28 dicembre 1908 distrusse le 10 case dell’Istituto, che ricevette il suo battesimo di sangue: 24 suore rimasero vittime del disastro. Madre Brigida non si abbatté: nulla tralasciò pur di far risorgere dalle rovine l’Istituto, che riprese a vivere più forte e più ricco dello slancio di una seconda giovinezza di fede e di amore.
Per natura, era incapace di darsi a metà: nel novembre del 1921 si offrì a Gesù come vittima di amore, scegliendo tutto ciò che nelle sue azioni vi era di più perfetto. Con la tenace volontà di “soffrire tutto, non dar motivo di sofferenza, rendere felici”, visse di amore e per amore e tutta la sua vita fu contrassegnata dalla sofferenza interiore e fisica.
Si ammalò; soffrì e tacque; soffrì e pregò. Nel suo calvario visse ogni vicenda della vita dell’Istituto che aveva fondato.
Nella casa di Frascati trascorse gli ultimi decenni della sua preziosa esistenza terrena; passò davanti al suo Creatore il 30 marzo 1960. La sua salma venne tumulata nel cimitero cittadino fino al 30 aprile 1966 quando fu traslata nella cappella dell’Istituto delle Figlie di Maria Immacolata, Via Brigida Postorino, Frascati.
Dopo la sua morte i commenti della gente erano tutti a favore della santità di madre Brigida, tanto che nel 25° anniversario della sua morte fu aperto ufficialmente il processo di canonizzazione di Madre Brigida.
Il 5 maggio 2015 la religiosa calabrese fu dichiarata venerabile da Papa Francesco.