
È attualissima la preghiera di Leone XIII all’arcangelo San Michele, composta subito dopo una visione che il Santo Padre ebbe il 13 ottobre 1884.
Su volere di papa Pecci fu recitata dopo ogni Messa bassa assieme alle altre preci leonine per implorare il Cielo per il trionfo della Chiesa cattolica sui suoi nemici.
Dal 1930, dopo i Patti Lateranensi, Pio XI aggiunse un’altra intenzione di preghiera: chiese di recitare le preci leonine per la pace in Russia e la propagazione della vera Fede in quel paese scismatico che allora era in preda al comunismo (“ut afflictis Russiae filiis tranquillitatem fideique profitendae libertatem restitui sinat”).
Nell’attuale periodo, in cui tanto si discute del conflitto tra la Russia e l’Ucraina, non importa che opinione si abbia, o su che lato uno si sia schierato: è un dato di fatto che i cattolici in Russia sono una piccolissima minoranza, e che dobbiamo pregare per il ritorno della loro nazione alla Chiesa di Cristo, che è quella romana.
Invochiamo dunque San Michele con fervore, chiedendogli di combattere la Rivoluzione all’interno della Chiesa cattolica e di riportare la Russia scismatica all’unità della vera Chiesa.
Pochi sanno che il SANCTE MICHAEL ARCHANGELE si possa cantare; perciò abbiamo preparato una scheda didattica che contiene sia le note musicali sia delle annotazioni che aiutano alla comprensione del testo latino. Vi consigliamo inoltre di ascoltare la registrazione dei monaci cistercensi di Heiligenkreuz da dove questo canto proviene.