La chiesa parigina di Saint-Nicolas-du-Chardonnet e l’annesso seminario hanno visto passare nel corso dei secoli diversi educatori di grande rilievo, tra cui l’abate Charles Démia, precursore dell’opera educativa di San Giovanni Battista de La Salle. Purtroppo l’abbé Démia, fondatore delle suore di San Carlo di Lione, è sconosciuto anche a molti storici dell’educazione. È giunta l’ora di tirarlo fuori dall’oblio.
a cura di Massimiliano Ciavarella
Ciò che Ferdinand Buisson (benché noto come politico mangiapreti) affermava a proposito di San Giovanni Battista de La Salle, fondatore dell’Istituto dei Fratelli delle Scuole Cristiane, quando lo riteneva come “una sorta di Pestalozzi cattolico”, con un secolo d’anticipo, possiamo ripeterlo, senza esitazione alcuna, per Charles Démia, creatore delle Piccole Scuole di Lione (Petites-écoles de Lyon).
Tra questi due illustri educatori del XVII secolo, del resto, si possono riscontrare diversi punti in comune. Entrambi hanno lavorato alacremente alla medesima opera educativa, ma Charles Démia ha il merito di aver preceduto il de La Salle d’una decina d’anni riguardo alla maggior parte delle idee e delle conseguenti attività; in particolare Démia supera il la Salle per essersi dedicato, sin dalle origini, sia all’educazione dei fanciulli che a quella delle fanciulle. Per il resto, le loro opere si somigliano moltissimo.
Al pari del santo sacerdote di Reims, al fine di fondare delle scuole, Démia si privò del suo patrimonio personale; come il de La Salle, anche Démia proveniva da una famiglia alquanto benestante che deteneva un rango elevato in seno alla società del tempo. Egli rinunciò liberamente alla vita mondana, scegliendo di mettersi al completo servizio dei poveri e, al pari dell’illustre Fondatore delle scuole cristiane, anch’egli tese la mano ai meno fortunati; mendicò il denaro dei ricchi e dei potenti con il fine di accrescere le esigue risorse destinate alle scuole per i meno abbienti.
Démia reclutò istitutori e istitutrici con una dedizione e una pazienza notevoli; mise in luce uno zelo apostolico pressoché infaticabile e caritatevole. Riunì attorno a sé delle comunità di insegnanti e fondò dei seminari per la formazione dei maestri, istituzioni antesignane delle “écoles normales”.
Mostrando uno spiccato intuito pedagogico, Démia scrisse dei regolamenti scolastici ben definiti e flessibili, con un anticipo notevole sulla Conduite des écoles del de La Salle: tutto ciò che quest’ultimo fece a partire dal 1681, Charles Démia lo aveva già fatto negli anni che intercorrono tra il 1665 e il 1689.
Nonostante ciò l’opera del Démia resta pressoché sconosciuta; gli storici della pedagogia e della scuola la menzionano appena, disconoscendone, di fatto, la debita importanza. Tale “indifferenza” accademica della posterità può essere senz’altro spiegata dal fatto che l’opera educativa del Démia non perdurò per intero dopo la morte del suo fondatore (a differenza dell’opera del de La Salle che, al contrario, segnò le sorti della scuola francese per lungo tempo). Nella stessa Lione, che fu il luogo dove nacque e si diffuse la sua opera, la storia del Démia è poco nota!
Ma il valore di un’idea o di una prassi educativa non la si giudica dalla riuscita delle opere che ha promosso. Démia, come affermò ancora lo stesso Buisson, è uno di quegli uomini che non conosciamo abbastanza, al pari di Olier e Bourdoise che, regnando Luigi XIV, si resero conto di quanto i poveri e i fanciulli sfortunati, abbandonati e senza istruzione o educazione, fossero numerosi e bisognosi di soccorso.
Ci è sembrato doveroso non lasciare nell’ombra Charles Démia; un grande sacerdote educatore “que nous ne connaissons pas assez”. Un uomo di Dio che, mosso dalla carità per “les enfants malheureux, abandonnés sans instruction et sans éducation”, fondò la Congregazione dei maestri e delle suore di San Carlo. Un altro presbitero che l’imperscrutabile disegno della divina Provvidenza fece “passare” dalla parrocchia e dal Petit-Séminaire de Saint-Nicolas-du-Chardonnet.
Preghiamo affinché almeno alcune suore della congregazione da lui fondata osino a fare quello che Mons. Marcel Lefebvre chiamava “l’expérience de la Tradition“.

PS: Il presente articolo trae spunto dalla traduzione di una parte del libro “Charles Démia et les origines de l’Enseignement primaire à Lyon“, scritto dal pedagogiste Gabriel Compayré e pubblicato a Parigi nel 1905.