Gesuiti

Quando la Societas Jesu (nome ufficiale dei gesuiti) venne approvata nel 1540, non era concepita come ordine insegnante. Ma già pochi anni dopo, il fondatore della Compagnia Sant’Ignazio accettò l’apertura di un collegio a Messina (1548). Tre anni dopo fu istituito il famoso Collegio Romano che diventò il modello per centinaia di nuove scuole in tutto il mondo. Nel 1599 fu pubblicata la Ratio Studiorum, un piano di studi che strutturava l’insegnamento dell’ordine per quasi 200 anni. L’ordine mirava alla formazione di un’élite e riprendeva in buona parte l’istruzione umanistica, dando un ampio spazio alla lettura dei classici dell’antichità. L’ideale della gratuità dell’insegnamento fu praticato per primo dai gesuiti.

Oggi purtroppo i gesuiti sono contaminati dalle idee del modernismo e da altri errori; l’attuale Sommo Pontefice rappresenta questa triste decadenza.

Alcuni elementi d’ispirazione per oggi:

1) Per un lungo periodo hanno offerto una formazione di eccellenza non solo in teologia, ma anche in qualsiasi altro settore scientifico e artistico.

2) Hanno messo particolarmente in evidenza il valore educativo delle lettere classiche, del teatro e della retorica.

3) Le loro scuole dovevano essere accessibili non solo per i ricchi ma anche per i figli di ceti poveri (> obbligo della gratuità); inoltre accoglievano anche chi non voleva diventare sacerdote o religioso.

Per approfondire:

Ratio atque Institutio Studiorum Societatis Iesu, 1599.