I sacerdoti, protagonisti importanti nella fondazione di scuole

Osservando la storia delle scuole cattoliche ci si accorge velocemente che molto spesso erano i sacerdoti (ancora prima delle famiglie) a invitare suore e fratelli sul proprio territorio affinché si dedicassero in particolar modo all’educazione cristiana. Non esitiamo a ricordarlo al clero che talvolta potrebbe sottovalutare questo fenomeno storico.

Monsignor Marcel Lefebvre stesso era uno dei tanti vescovi e sacerdoti che aveva intuito l’importanza di aumentare il numero di operai evangelici; fece venire numerose congregazioni religiose nella sua diocesi di Dakar di cui era vescovo dal 1947 al 1952. Diverse di queste comunità erano consacrate prevalentemente alla causa della scuola cattolica.

La biografia del vescovo francese, scritta da mons. Tissier de Mallerais, ne parla in maniera dettagliata:

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«Dal momento che i missionari non erano più in numero sufficiente e che le vocazioni divenivano più rare – spiega mons. Lefebvre – presi l’iniziativa di fare appello a nuove congregazioni. (…) Se si voleva sviluppare l’apostolato, era indispensabile cercare un numero più grande di mietitori»[1].

Dopo i padri della Società di Maria (maristi), venuti a dirigere il collegio di Hann, nel 1954-1955, mons. Marcel Lefebvre accolse i domenicani (…). I Fratelli di San Gabriele, che mons. Lefebvre, nel 1954, fece venire dalla Vandea, furono incaricati della direzione delle scuole primarie e della scuola normale dei maestri. Nel 1959, i Fratelli del Sacro Cuore, venuti dal Canada, si fecero carico della scuola primaria della cattedrale e infine di quella di San Michele, ingrandita ed estesa al primo ciclo secondario. Da allora, il Senegal divenne la loro provincia più bella, perché vi trovarono parecchie anime da reclutare; grazie ai loro collegi, esercitarono una considerevole influenza e furono parecchi i loro ex-alunni che occuparono importanti posti di responsabilità nel paese.

In quanto ai catechisti, grazie all’aiuto di mons. Adrien Bressolles, direttore generale dell’Opera della Santa Infanzia, mons. Lefebvre poté assicurarne la formazione e le risorse finanziarie e moltiplicare il loro numero, che passò da 147 a quasi 400.

Al suo arrivo in Senegal, mons. Lefebvre aveva trovato cinque case delle suore senegalesi, tre delle Suore di Cluny e quattro delle Suore di Castres. (…) Egli ottenne che non meno di 21 altre congregazioni femminili venissero a stabilirsi nel territorio senegalese, fondando 40 case.

Citiamo, in particolare, le Suore Francescane Missionarie di Maria, arrivate in Senegal nel 1948, che furono destinate ai due ospedali della città e che fondarono una scuola di economia domestica, una scuola per assistenti sociali e una clinica pediatrica modello. Mons. Lefebvre apprezzava in modo particolare la loro semplicità e la loro dedizione. Citiamo anche, addette alle scuole o ai dispensari, le Suore di San Tommaso di Villeneuve (1952), di San Carlo d’Angers, di Nostra Signora degli Apostoli (1956) e le Suore Missionarie dello Spirito Santo (scuola di Ouakam nel 1957). Le Suore di San Paolo di Friburgo giunsero nel 1955 e si occuparono della tipografia.

Le statistiche parlano da sole: sotto l’episcopato di mons. Lefebvre, il numero dei sacerdoti passò da 42 a 110, quello dei frati da 14 a 33  e quello delle suore da 120 a 250.

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Fonte:
Bernard Tissier de Mallerais: Marcel Lefebvre. Una vita.
Edizioni Piane, 2018. Pag. 193-194.

[1] «Fideliter», n. 59, pp. 24-27.