
23 aprile 2021 (Lifesitenews) – Con l’avvicinarsi del mese di giugno, i consigli scolastici cattolici in Ontario stanno subendo pressioni crescenti perché seguano il main stream, dichiarando il mese di giugno come Pride Month (“Mese dell’Orgoglio”) e issando la bandiera arcobaleno nelle scuole in nome della diversità, dell’inclusione e dell’accoglienza. Ci sono sette buoni motivi per cui la bandiera del Pride non dovrebbe mai sventolare su qualsiasi istituzione cattolica.
1. Le bandiere sono issate da coloro che detengono il controllo. La “bandiera dell’orgoglio” è stata creata nel 1978 dalla drag queen omosessuale Gilbert Baker. La bandiera, composta da varie strisce colorate, è diventata un simbolo internazionale del movimento omosessuale. La sua visione della persona umana e della sessualità è in contrasto con la biologia, le scienze sociali, le principali religioni del mondo, e in particolare con la fede cattolica. Sventolare la bandiera dell’arcobaleno nelle scuole cattoliche significherebbe semplicemente che l’agenda omosessualista ha preso il controllo dell’educazione cattolica e che i bambini non ricevono più un’autentica educazione cattolica in tali scuole. La bandiera dell’orgoglio non dovrebbe essere issata nelle scuole cattoliche, perché la formazione dei bambini non dovrebbe essere ceduta agli attivisti omosessuali. I bambini cattolici hanno bisogno di una formazione cattolica, non di propaganda LGBT.
2. Nella storia della salvezza, il termine “orgoglio” esprime il rifiuto esplicito a seguire Dio e i suoi comandamenti. Il Libro dei Proverbi insegna che “prima della rovina viene l’orgoglio e prima della caduta lo spirito altero.” (16:18). Le leggi di Dio sono rivelate in particolar modo nella Bibbia, che mette più volte in guardia contro i comportamenti omosessuali. Coloro che assumono tali comportamenti rifiutano sostanzialmente le leggi di Dio. L’orgoglio li spinge a seguire la propria strada piuttosto che le vie di Dio. (…) Una bandiera, simbolo del rifiuto di Dio e delle sue regole, non dovrebbe essere esposta nelle scuole cattoliche. I bambini cattolici non dovrebbero essere educati al vizio dell’orgoglio, che è uno dei sette peccati capitali, ma alla virtù dell’umiltà, imitando il fiat di Nostra Signora, “sia fatto di me secondo la tua parola.”
3. Originariamente, l’arcobaleno era simbolo religioso dell’alleanza di Dio con l’uomo. Dio lo usò per dire a Noè che non avrebbe mai più distrutto il mondo con un diluvio (Genesi 9:13-17). Gli attivisti LGBT invece usano l’arcobaleno come bandiera per esprimere la cosiddetta “diversità sessuale.” Mentre un arcobaleno naturale ha sette colori, la bandiera LGBT ne ha solo sei, un numero che è biblicamente associato al peccato, all’imperfezione e persino a Satana. I colori dell’arcobaleno sono diventati un simbolo politico per l’accettazione di stili di vita e comportamenti sessuali, che contengono un rifiuto implicito del piano di Dio nell’ambito della sessualità.
Una bandiera, che distorce il significato biblico dell’arcobaleno per celebrare il rifiuto delle leggi di Dio, non dovrebbe mai comparire nelle scuole cattoliche. I bambini cattolici dovrebbero invece radunarsi sotto la croce di Gesù Cristo, che è il più grande segno dell’amore di Dio per tutti.
4. La Chiesa cattolica chiama tutti, compresi i bambini, a una vita di castità. La bandiera arcobaleno, invece, è strettamente associata a coloro che promuovono gli stili di vita dell’edonismo sessuale. La presenza della Pride Flag nelle scuole cattoliche trasmetterebbe ai bambini il falso messaggio con cui si assecondano stili di vita e comportamenti contrari alla castità. (…)
5. Le scuole cattoliche esistono per aiutare i genitori ad insegnare ai loro figli la fede cattolica. In tali scuole non c’è posto per l’ambiguità. Esse devono presentare la dottrina cattolica in modo chiaro e convincente. La bandiera dell’orgoglio, invece, è indissolubilmente legata alla promozione di un’agenda LGBT in estrema contrapposizione alla fede. (…)
Le scuole cattoliche non devono tradire la fiducia che i genitori ripongono in loro. Devono formare gli studenti con le verità dell’autentica fede cattolica.
6. Le scuole cattoliche hanno il compito di far conoscere ai bambini Dio e le sue leggi. Dio insegna, attraverso la Scrittura e la Chiesa, che gli stili di vita e i comportamenti omosessuali non fanno parte del suo piano per l’umanità. Issare la Pride Flag, che celebra i comportamenti gay, equivarrebbe a un tradimento di Dio. Lui ha espresso chiaramente, attraverso la storia della salvezza, che gli atti omosessuali sono uno dei “peccati che gridano vendetta al cospetto di Dio.” Una bandiera che tradisce Dio non dovrebbe essere sventolata dalle scuole cattoliche. Esse dovrebbero onorare Dio seguendo le sue leggi e insegnando ai bambini a fare lo stesso. Come dice Gesù: “Se mi ami, osserva i miei comandamenti.”
7. Giugno è il mese del Sacro Cuore, periodo in cui i cattolici venerano specialmente la misericordia e l’amore di Dio. Anziché onorare un simbolo strettamente associato a stili di vita e comportamenti condannati dalla Chiesa, le scuole cattoliche dovrebbero onorare e promuovere l’immagine del Sacro Cuore di Gesù, in virtù del suo amore “inclusivo” dal quale, infatti, nessuno è escluso. I bambini cattolici dovrebbero ricevere immagini e messaggi che li aiutino nel cammino verso la salvezza, non simboli che potenzialmente potrebbero condurli lungo il cammino verso la dannazione.

In conclusione, le scuole cattoliche dovrebbero celebrare la virtù, non il vizio. Dovrebbero promuovere la castità, non l’immoralità. Dovrebbero usare i simboli della propria fede per insegnare che tutti sono amati, accettati e voluti. Il più grande simbolo dell’amore di cui il cristianesimo si vanta è il crocifisso (…) Le braccia di Gesù sulla croce sono spalancate perché chiunque venga a lui e possa ricevere il suo amore.
La Chiesa cattolica ha già dei simboli potenti per mostrare cos’è l’amore. È tempo che le scuole cattoliche comincino ad usarli.
