La scuola italiana è ancora adatta ai bambini?

Di recente un istituto scolastico nelle Marche ha ritenuto opportuno di pubblicare nuove norme per il consumo della merenda. La preside dispone che la consumazione della merenda personale da parte dell’alunno dovrà avvenire solo ed esclusivamente seduto al proprio banco, in maniera alternata, secondo uno schema ben preciso:

A tal proposito condividiamo volentieri le riflessioni di un nostro amico, insegnante in una scuola media statale:

“In qualità di docente della scuola secondaria di primo grado posso testimoniare che questa disposizione non ha alcuna considerazione della realtà ma di una narrativa tesa alla paura, al terrore e per nulla chiara dal punto di vista sanitario oltre a non considerare gli aspetti educativi, formativi e sociali degli studenti. Non tiene conto del fatto che quest’anno scolastico è stato circostanziato da casi continui di malessere dovuti a inalazione di CO2 residua nella mascherina. Questo ha portato per ogni ora di lezione almeno 5 casi di ipossia che puntualmente mi richiedevano di ossigenarsi alla finestra. Tutto ciò a partire dai mesi invernali quando i riscaldamenti erano accesi e le finestre “dovevano arieggiare” la classe come da disposizione. Nei mesi primaverili gli studenti mi hanno chiesto spesso di uscire all’aperto (per ovvio motivo spesso non espresso “per paura”). Non oso immaginare se nelle classi ci fossero stati i banchi a rotelle tanto decantati dal ministro Azzolina, anziché essere stati abbandonati nelle giacenze scolastiche perché inadatti, quale circolare fantascientifica sarebbe stata pubblicata dalla preside in questione.”

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NB: Per consultare le disposizioni della scuola di Fossombrone in merito alla merenda clicca qui.