Perché aprire una scuola a Roma?

a cura di Massimiliano Ciavarella

San Giovanni Battista de La Salle aveva fondato il suo Istituto agli inizi degli anni ’80 del Seicento. Vent’anni dopo la nascita di quella che all’epoca si chiamava Società delle Scuole Cristiane, il Fondatore decise di inviare nell’Urbe i Fratelli Gabriel e Gérard Drolin (i quali, probabilmente, oltre ad essere confratelli, erano anche “fratelli di sangue”).

La Salle non era mai uscito dai confini del regno di Francia, non aveva a disposizione dei Fratelli che parlassero la lingua italiana e nessuno l’aveva mai invitato a fondare una sua opera educativa nella città eterna.

Perché allora il Fondatore inviò a Roma un suo stretto e fedele collaboratore  con lo scopo di aprire una scuola nel cuore della cristianità? Perché scelse di dare la priorità a Roma ancor prima di creare altre nuove case?

San Giovanni Battista de La Salle benedice i fratelli Drolin prima della loro partenza per Roma nel 1702. (Dipinto di Aurelio Mariani, 1906)

Il fine precipuo era quello di “impiantare l’albero della nostra Società (delle Scuole Cristiane) e farlo radicare al centro della cristianità, all’ombra e sotto lo sguardo e la benedizione del Principe degli Apostoli”.

Il De La Salle era fermamente intenzionato a legare indissolubilmente la sua opera educativa al soglio di Pietro e ai suoi augusti successori. La sua intuizione si rivelò vincente (e, soprattutto “provvidenziale”). Sin dai primi lustri del XVIII secolo, grazie alla caparbietà, allo zelo e al calibro spirituale di Fr. Gabriel, la nascente Congregazione potè fregiarsi del riconoscimento, della stima e del supporto dei sommi pontefici che si succedettero. Nel 1709 giunse il primo riconoscimento ufficiale per mezzo del quale il Papa, Clemente XI Albani (243° successore di Pietro) istituì la prima “Scuola papale” dei Fratelli negli Stati della Chiesa.

Le scuole romane della Congregazione salvarono l’Istituto dalla scomparsa nel periodo rivoluzionario. Per volontà di Papa Pio VI Braschi, a partire dal 1795, la scuola di San Salvatore in Lauro fu la sede del Vicario Generale: rimase tale fino al 1885. I novant’anni in cui il Vicario risiedette a Roma corrispondono al periodo delle rivoluzioni; tempo in cui la Congregazione rischiò più volte di sparire.

In modo particolare, il legame con la capitale della cristianità permise di mantenere in vita il “governo centrale” dell’Istituto negli anni turbolenti della Rivoluzione francese: periodo nel quale i Fratelli d’oltralpe erano stati uccisi, imprigionati, deportati o dispersi e si ignorava persino la sorte di Fr. Agathon, Superiore Generale dell’epoca. A tal proposito si ricorda l’assassinio di Fr. Salomon Le Clercq, Segretario Generale dell’Istituto, che venne barbaramente ucciso il 2 settembre del 1793 a Parigi (proclamato santo il 16 ottobre del 2016).

 

Se avete la fortuna di vivere a Roma (o pensate di recarvi in visita nella città eterna) vi invitiamo caldamente ad andare alla scoperta dell’eredità nascosta dei Fratelli delle Scuole Cristiane nell’Urbe. Cliccate qui per scaricare la “brochure” che vi porta a conoscere i primi luoghi dei Lasalliani nella capitale della cattolicità!

CRISTIANI CIVES ROMANI SUNT: La scristianizzazione della diocesi di Roma deve far piangere il cuore di ogni cattolico e far crescere il desiderio di contribuire personalmente e in modo concreto all’apostolato nella Città Eterna.