In quest’articolo si ripercorrono le tappe salienti del cammino apostolico del Pontificio Istituto delle Maestre Pie Filippini, nell’arco di più di tre secoli di storia.
A quindici anni dalla fondazione della prima scuola a Montefiascone, avvenuta nel 1692 grazie all’iniziativa del cardinale Marcantonio Barbarigo e con l’aiuto prezioso di Rosa Venerini, il Papa Clemente XI, grande estimatore delle Opere del cardinale Barbarigo, nel 1707 chiedeva a Lucia Filippini di aprire nella città di Roma le Scuole del pio Cardinale. In obbedienza al Vicario di Cristo, la giovane Maestra varcava i confini della Diocesi e giungeva nella Città Eterna il 12 maggio 1707.
La morte del Barbarigo, avvenuta nell’anno precedente, era stata per le scuole una grande perdita: Lucia sentì più di tutti lo sconforto del suo trapasso. Ora che la sua presenza veniva a mancare, le difficoltà e le incomprensioni si moltiplicavano; ciò che, però, maggiormente l’angosciava era il timore che le Scuole potessero cadere presto in declino. Ma fu un breve scoraggiamento, anche se intenso e doloroso, che ella superò con la forza della sua fede e l’abbandono fiducioso nella paternità di Dio.
Accogliendo l’invito del Papa, Lucia fondò le Scuole in vari quartieri di Roma e dell’Agro Romano. Seguirono, come a cascata , gli inviti pressanti e le manifestazioni di benevolenza dei Pontefici, che succedettero a Clemente XI.
Li ricordiamo in ordine di tempo:
1744: Benedetto XIV affidava alle Maestre Pie Filippini la Scuola femminile di Castelgandolfo;
1824: Leone XII donava alle Maestre Pie, “in segno di particolare affezione”, il palazzo paterno della Genga a Spoleto per trasformarlo in sede scolastica;
1828: Lo stesso Papa Leone XII esortava i singoli vescovi “a cercare di avere nelle città e paesi più popolati delle loro Diocesi le Maestre, chiamate Pie”.
1853 / 1859: Pio IX visitava le scuole di Anzio e Nettuno.
Nel 1910 San Pio X indicava orizzonti nuovi alle figlie spirituali di Lucia Filippini, ed esse approdarono negli Stati Uniti per prendersi cura dei figli degli emigrati italiani, senza che le suore conoscessero la lingua e la cultura del luogo. Nell’Arcivescovo di Trenton esse incontrarono un nuovo Barbarigo, che ebbe per loro attenzioni paterne, fino ad investire gran parte delle sue risorse per farne delle insegnanti qualificate.
Nel 1955 le Maestre Pie raggiungevano l’Inghilterra dove istituivano un’opera singolare, che accoglieva i piccoli della Scuola materna e ospitava allo stesso tempo alcune signore anziane.
Nell’anno 1962, in cui venne inaugurato solennemente il concilio Vaticano II, le Maestre Pie aprivano una nuova scuola in Svizzera (a Basilea) per istruire i figli degli italiani, emigrati per motivi di lavoro. Nello stesso anno l’Istituto, accogliendo l’accorato appello di Papa Giovanni XXIII, raggiungeva la lontana terra del Brasile, dove esplica, anche ai nostri giorni, molteplici forme di promozione umana verso le classi più deboli della società, dai poveri al limite della sopravvivenza ai bambini della strada.
Un drappello di Maestre Pie, solidali con i più poveri, fissavano nel 1969 la loro dimora in Etiopia e in Eritrea, dove svolgono le più elementari forme di promozione, che vanno dall’igiene personale dei figli e della casa all’insegnamento dei lavori femminili: tessitura e confezione dei vestiti.
Dal 1987 le discepole di Santa Lucia sono presenti anche in India.
La missione di Berat (Albania), fondata nel 1995, è la più giovane. In questa terra, dove il regime comunista ha cancellato Dio e demolito le coscienze, le Maestre Pie, con la semplicità della loro vita, l’accoglienza cordiale, la sensibilità ai problemi della gente e la graduale iniziazione alla vita cristiana, hanno risvegliato nei cuori la speranza.
L’Istituto realizzerà in pienezza l’anelito di Lucia:
“Io per me bramerei moltiplicarmi in ogni angolo della terra per poter gridare da per tutto e dire a tutte le genti di ogni sesso, di ogni età e condizione: Amate Dio, amate Dio!”.
quando le sue figlie di oggi e di domani, porteranno la lieta notizia del Vangelo in ogni angolo della terra.
Purtroppo, ancora non ci sono Maestre Pie legate alla Santa Messa in rito antico. Occorre dunque pregare perché delle giovani donne italiane si facciano entusiasmare dall’esempio di Santa Lucia Filippini.