
Dopo la sua morte avvenuta nel 21 novembre 1930 a Roma, Madre Clelia Merloni fu sepolta nel Campo Verano. Ma già circa 15 anni dopo, le suore da lei fondate trasferirono i suoi resti mortali nella chiesa di Santa Margherita Maria Alacoque (che si trova a soli 300 metri dalla Basilica di Santa Croce in Gerusalemme).

Il 23 aprile 2018, prima della beatificazione, si è svolta la ricognizione dei resti mortali di Madre Clelia. Gli esperti del Vaticano hanno trovato incorrotto il suo corpo, 72 anni dopo la prima apertura della sua bara: un segno di santità e senza spiegazione scientifica.
Un corpo incorrotto viene preservato dal deterioramento che comincia normalmente pochi giorni dopo la morte. Un fatto importante da sottolineare è che nessuna tecnica di conservazione è stata eseguita attraverso processi chimici o naturali per la conservazione del corpo di Madre Clelia.
L’urna con le reliquie di Madre Clelia è accessibile alla devozione dei fedeli; basta suonare al campanello della Casa Generalizia in Via Germano Sommeiller 38.
