Maria Antonia Lalìa: cronologia della sua vita

Venerabile Maria Antonia Lalìa (1839-1914)

 

1839:  Nasce a Misilmeri il 20 maggio. Il giorno dopo è battezzata col nome di Rachele.

1856:  Riceve l’abito domenicano a Misilmeri (Collegio di Maria) col nome di Suor Maria Antonia del Sacro Cuore.

1857:  Emette la professione religiosa.

1863:  Scrive a Napoleone III e gli chiede di difendere la Chiesa dalle minacce degli anticlericali.

1865:  È eletta superiora della comunità.

1869:  Scrive nuovamente a Napoleone III per appoggiare il Vaticano I e chiedere la libertà e la protezione della Chiesa in Francia.

1870-1871:  Difende il Collegio di Maria in Misilmeri, contro il sorpruso delle leggi governative.

1872:  Scrive per la terza volta a Napoleone III, partecipandogli un sogno: la caduta del suo impero.

1877:  Ispirata a pregare per la Russia, scrive allo Zar Alessandro, chiedendogli di fondare un Collegio per l’educazione cristiana delle ragazze russe.

1891:  Parte dalla Sicilia e giunge a Roma, prima tappa – pensava – del suo viaggio verso la Russia. A Santa Maria sopra Minerva incontra Padre Alberto Lepidi o.p. che le dice : “La tua Russia è Roma. Le tue figlie vi andranno, non tu.”
Il 6 ottobre visita per la prima volta il convento abbandonato di San Sisto ed esclama : “L’ho trovata! L’ho trovata!”
Il 15 ottobre il Padre Rettore di San Clemente le promette di concedere i locali disponibili di San Sisto.

1893:  Il 17 gennaio, con due suore venute da Misilmeri, si stabilisce a San Sisto. Fonda così la nuova Congregazione delle Domenicane di San Sisto.
Il 26 dicembre si incontra con Bartolo Longo per una possibile unione con Pompei, ma le due fondazioni rimangono autonome.

Chiesa e casa madre delle domenicane di San Sisto a Roma.

1895-1898:  Diffonde l’opera, aprendo le case di Asti (1895), Latiano (1896), Ceglie Messapica (1898).

1899:  Con Decreto del Card. Parocchi, il 7 agosto, la fondazione di San Sisto è riconosciuta come istituto diocesano.

1901:  Apertura di nuove case: Berna (Svizzera) e S. Mauro Castelverde (Sicilia).

1903:  L’8 novembre, la Congregazione è accolta nell’Ordine Domenicano.

1904:  Apertura dell’Istituto Santa Rosa a Palermo.

1905: II Vicariato romano approva le costituzioni di San Sisto.

1910:  In seguito ad una crisi che attraversa San Sisto, il 27 aprile, con Decreto del Cardinal Respighi, è esonerata dal governo della congregazione. Viene nominata vicaria generale Madre Enrichetta Incannella. II 10 maggio Madre Lalìa parte da San Sisto per Ceglie Messapica.

1911:  Conosce padre Annibale Maria Di Francia ed è da lui diretta.

1914:  Muore il 9 aprile, Giovedì Santo.

1939:  Il 22 luglio le sue spoglie sono trasferite a Roma e tumulate nell’aula capitolare di San Sisto.

Tomba di Maria Antonia Lalìa nell’aula capitolare della a casa madre di San Sisto Vecchio a Rom.

1985:  Il 10 settembre il Vescovo di Oria mons. Armando Franco, introduce a Ceglie Messapica il processo diocesano per la sua beatificazione.

1986:  Il 9 aprile con solenne Cerimonia nella chiesa madre di Ceglie Messapica, mons. Armando Franco chiude il processo diocesano. La Madre Antonia Lalìa è proclamata serva di Dio.

2015: Viene dichiarata venerabile da papa Francesco.